Fondazione Spazio Vitale è un ente senza scopo di lucro che svolge attività di interesse generale improntate all’indagine della relazione tra umano e tecnologia. Secondo il suo statuto, Fondazione Spazio Vitale “nasce con lo scopo di divulgare ai singoli e alla comunità, con particolare riferimento ai giovani, un patrimonio di conoscenze e di esperienza maturata dai suoi soci fondatori nei diversi campi del rapporto simbiotico tra uomo e tecnologia” e di identificare, attraverso la riflessione critica e la ricerca artistica, “una nuova visione sostenibile” di questo rapporto, improntata a una co-evoluzione armonica ed equilibrata.
La nostra missione
Siamo abituati a pensare il nostro rapporto con la tecnologia come una semplice relazione utente – strumento, ma intuitivamente sappiamo che non è così. La tecnologia – in particolare le tecnologie digitali di comunicazione – sollecita la dipendenza; modifica, costantemente e inesorabilmente, il nostro modo di pensare, di vivere, di relazionarci con gli altri e con il mondo; trasforma la percezione della realtà; condiziona i nostri stati emotivi; subentra all’umano in una serie di funzioni, compiti e ruoli che prima gli erano esclusivi, trasformando gli ambiti del lavoro e della creatività. Tutto ciò è avvenuto, negli ultimi decenni, a un ritmo costante e inarrestabile.
L’essere umano contemporaneo si percepisce come la cavia di un esperimento di cui conosciamo l’attualità, ma non le conseguenze a lungo termine; un esperimento di cui la tecnologia detta il ritmo e la direzione, e in cui l’umano è costretto ad arrancare, dimentico del corpo e delle sue esigenze primarie.
Una metafora più adeguata a descrivere la complessità di questo rapporto è quella della simbiosi. In biologia si usa il termine “simbiosi” per indicare uno stretto rapporto di convivenza e di mutuo vantaggio tra due specie diverse.
Giuseppe O. Longo, 2003
Secondo il teorico dell’informazione Giuseppe O. Longo, la simbiosi tra umano e tecnologia dà vita a un simbionte, che Longo chiama homo technologicus e che altri hanno chiamato cyborg o essere post-umano. In questa simbiosi, l’umano usa la tecnologia per estendere le sue capacità fisiche e mentali, la sua presa sulla realtà, il suo impatto sul mondo; la tecnologia usa l’umano come agente attivo della sua evoluzione. La convivenza produce un mutuo vantaggio, ma l’adattamento genera anche sofferenza nella parte più sensibile, quella biologica, del simbionte: una sofferenza causata dalla diversità e dalla diversa velocità dei due attori della simbiosi, e che si manifesta sia a livello globale che a livello individuale e sociale.
Cambiamento climatico, fake news, immaginari della singolarità, fine del tempo libero, liquefazione delle relazioni interpersonali, depressione, dipendenza dai mezzi di comunicazione sono tutte manifestazioni della sofferenza del simbionte uomo-tecnologia. Sollecitare una riflessione critica su questa relazione allo scopo di ri-impostarla su un binario di co-evoluzione armonica e di maggiore equilibrio è la missione di Fondazione Spazio Vitale.
Rigettando sia la strada della celebrazione incondizionata dei mezzi digitali, sia quella del loro rifiuto pregiudiziale, Fondazione Spazio Vitale intende curare la sofferenza del simbionte umano-tecnologia restituendo centralità al corpo e alle componenti non razionali – e quindi non traducibili in dati e algoritmi – dell’intelligenza umana, ossia quelle emotive e narrative.
Da qui la centralità che assume, nella sua attività, l’arte in ogni sua forma – come attività squisitamente umana in grado di sviluppare intuizioni e immaginari funzionali tanto alla diagnosi, quanto alla cura del simbionte.
Vitale, dunque, non è solo il nome della via e dello spazio di Verona in cui la fondazione inizia la propria attività, ma anche il ruolo che si vuole ritagliare nel dibattito culturale contemporaneo.
Cosa Facciamo
Fondazione Spazio Vitale è attiva nell’organizzazione e promozione di eventi culturali, momenti di incontro, socializzazione, educazione e dibattito pubblico nei diversi campi in cui si articola il rapporto simbiotico umano – tecnologia.
Nello specifico, la Fondazione si prefigge:
— la messa a disposizione di strumentazione tecnologica atta alla sperimentazione artistica e creativa;
— la creazione di laboratori, seminari, momenti di incontro e di dibattito, in autonomia o in collaborazione con enti artistici e istituti di formazione e ricerca delle scienze umane;
— l’organizzazione di eventi espositivi dedicati alle arti contemporanee, con una particolare attenzione a quelle che mettono in campo una investigazione critica delle problematiche della simbiosi umano – tecnologia, o una ricerca creativa indirizzata a una co-evoluzione armonica ed equilibrata;
— la divulgazione e l’accessibilità, anche attraverso l’attività editoriale con logica multicanale (stampa e strumenti online), di testi e contenuti ritenuti utili e funzionali a un accrescimento di consapevolezza nel proprio ambito specifico di intervento.